Caligola
Come si sopravvive alla necessità di fare rappresentazione, qualsiasi essa sia, in un periodo in cui il fare teatro è così difficile?
Questo studio su Caligola è l’occasione per indagarne la necessità linguistica, la sua scrittura sinfonica.
Caligola è corpo linguistico, rappresentazione politica, filosofica, poetica e teatrale di sé, attraverso il linguaggio.
Carne, potere, follia, amore e sangue in parola.
Parola che si fa azione, dramma, commedia e tragedia.
Caligola è demiurgo, vittima e carnefice, folle e lucidissimo al contempo, sterminatore in nome della libertà e della purezza, disperato e mosso dalla perdita dell’amore nato dall’incesto, clown cinico e beffardo, despota al centro di una congiura, istigatore della propria esecuzione, spettatore e protagonista, filosofo e poeta, assassino e tiranno, vita e morte.
Così come Caligola (testo) è composto dalle voci/funzioni/personaggi che lo animano, il Caligola (personaggio) è animato dalle infinite voci dei suoi mostri interni.
Un’unica voce onnivora, disgregata dalla follia.
Una sinfonia testuale che smembra il suo protagonista, avvinghiandoci al suo folle progetto di oltrepassare le regole della vita.
di e con
ALBERT CAMUS, VINICIO MARCHIONI
performance
MILENA MANCINI
regia
VINICIO MARCHIONI
organizzazione
TOMMASO DE SANTIS
una produzione
ANTON ART HOUSE